Nel 2006 in Italia è stato introdotto l’obbligo, per i fornitori di benzina e gasolio, di immissione in consumo di biocarburanti, al fine di sviluppare la filiera e ridurre le emissioni in atmosfera del settore trasporti.
Il monitoraggio e la verifica di tali obblighi sono effettuati dal GSE, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, grazie alla Piattaforma informatica BIOCAR.
L’obbligo di immettere in consumo una quota minima di biocarburanti sostenibili è previsto per tutti i fornitori per i quali si verificano i presupposti per il pagamento dell’accisa su benzina e gasolio per i trasporti.
Il biometano, una volta prodotto, può essere immesso nella rete del gas naturale o utilizzato direttamente come combustibile per i veicoli.
Per ogni unità di biometano immessa in consumo, viene rilasciato un certificato CIC, che può essere venduto ai Soggetti Obbligati o utilizzato per adempiere agli obblighi normativi di immissione di biocarburanti nel mercato.
La normativa che regola i Certificati di Immissione in Consumo (CIC) di biometano in Italia è complessa, alcuni dei principali riferimenti normativi sono:
I Soggetti Obbligati che devono assolvere gli obblighi di immissione in consumo di biocarburanti possono adempiere acquistando i Certificati di Immissione in Consumo (CIC) di biometano attraverso:
Per prima cosa, bisogna registrarsi presso il Portale BIOCAR del GSE.
Successivamente, si accede al Mercato dei CIC (MCIC) dove avvengono le transazioni di CIC. Il GME organizza periodicamente sessioni di mercato dove gli operatori possono comprare e vendere i certificati, oppure i CIC possono essere anche acquistati attraverso aste organizzate dal GSE. Le aste permettono ai partecipanti di fare offerte per i certificati disponibili, e quelli che offrono il prezzo più alto ottengono i certificati.
Bisogna registrarsi presso il Portale BIOCAR del GSE, aprire un Conto Proprietà presso detto Portale, e trasferire i CIC attraverso la registrazione dell’operazione su Biocar.
Il GSE effettua le dovute verifiche sull’assolvimento degli obblighi, dal 1° al 30 novembre di ciascun anno, sulla base delle autocertificazioni di cui all’articolo 4, comma 1 DM 16 marzo 2023 e dei certificati nella disponibilità di ciascun soggetto obbligato, annullando i relativi certificati che concorrono alla copertura degli stessi.
Le transazioni avanti ad oggetto lo scambio di CIC, ai fini della corretta applicazione dell’addebito IVA, avvengono in reverse charge.
Ed infatti, tale meccanismo, previsto sui trasferimenti “di certificati relativi al gas e all’energia elettrica”, ai sensi dell’art. 17 comma 6 lett. d ter) e comma 8) del D.P.R. 633/1972 la cui applicazione è stata estesa dal 30 giugno 2022 fino al 31 dicembre 2026 per effetto dell’art. 22 D. L. 73/2022 (decreto semplificazioni), è applicabile anche ai certificati relativi al biometano.
Ciò in quanto il biometano avanzato, per le sue caratteristiche, è assimilabile ai gas vettoriati nelle reti del gas naturale e, pertanto, il trasferimento dei relativi CIC è assoggettato al medesimo trattamento Iva dei “trasferimenti di certificati relativi al gas” di cui all’art. 17, comma 6, lett. d ter.
Pertanto, l’onere di applicazione IVA si sposta dal cedente al cessionario, il quale dovrà emettere un’autofattura con IVA.
A partire da quest’anno, per effetto del cosiddetto Decreto Biocarburanti del 16 marzo 2023, sono entrati in vigore nuovi obblighi di immissione in consumo di biocarburanti per i trasporti.
Il decreto introduce, infatti, una serie di condizioni, modalità e criteri di attuazione dell’obbligo di utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti, determinando la quota minima e la ripartizione tra le diverse tipologie di biocarburanti che i fornitori di benzina e gasolio devono immettere sul mercato in percentuali crescenti di anno in anno.
I quantitativi minimi sono definiti da una serie di algoritmi di calcolo.
In particolare, a partire dal 2025, le percentuali degli obblighi relativi a benzina, gasolio e vettori energetici rinnovabili di origine biologica immessi in consumo sono: obbligo complessivo pari all’11,70%; obbligo tradizionale 6,80%; obbligo avanzato 4,90%, obbligo di biobenzina 3%; obbligo di biometano avanzato 3,50%.
Le percentuali di immissione riferiti al metano immesso in consumo sono: obbligo complessivo dell’11,70%; obbligo tradizionale del 6,80%, obbligo avanzato del 4,90%.
Al 2030, la percentuale complessiva di vettori da fonti rinnovabili nei trasporti sarà pari al 19,8%, di cui: l’8 % da assolvere mediante vettori energetici rinnovabili di origine biologica miscelati con i corrispettivi carburanti fossili e/o tramite RFNBO e RCF; l’8 % mediante vettori energetici rinnovabili di origine biologica prodotti da materie prime avanzate; il 3,8% da assolvere mediante biocarburanti liquidi immessi in purezza.