INTRODUZIONE
AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale è un sistema multilaterale di negoziazione (Multilateral Trading Facility o MTF) appositamente creato da Borsa Italiana per le piccole e medie imprese (PMI) in fase di crescita: tale mercato consente alle società di accedere ad una forma di quotazione in borsa con minori requisiti (sia in termini procedurali che di tempistiche) rispetto alla quotazione in borsa tradizionale, così consentendo alle PMI di accedere alle forme di finanziamento (oltre che di visibilità) tipiche delle ordinarie quotazioni in borsa. Non è prevista una dimensione minima della società in termini di capitalizzazione.
Lo strumento AIM (acronimo di Alternative Investment Market) è stato lanciato in Italia del 2009 ed è stato “preso in prestito” dalla esperienza anglosassone, ed in modo particolare dalla esperienza maturata dall’ AIM del London Stocks Exchange.
Il mercato AIM non è strettamente regolamentato e, nello specifico, non è soggetto alle stesse regole del mercato tradizionale: ciò si traduce essenzialmente nel fatto che non sono previste, per le imprese che vogliano accedervi, forme di autorizzazioni da parte delle Autorità preposte così come non sono previste tutte quelle investigazioni preliminari, che sono tradizionalmente intraprese dalla CONSOB nei confronti delle imprese che intendano quotarsi in borsa.
QUALI SONO I VANTAGGI DI QUESTO “MINI IPO”?
In primo luogo, la quotazione delle PMI su AIM Italia consente alle imprese di accedere a forme di finanziamento ulteriori, cui non avrebbero altrimenti accesso, e che contribuiscono alla crescita delle stesse imprese, in alternativa e/o in aggiunta al tradizionale finanziamento bancario. Oltre che l’accesso a nuove forme di finanziamento, tale tipologia di quotazione consente, tra le altre cose:
Ne scaturisce dunque che la quotazione su AIM Italia può tradursi in un effettivo vantaggio per le PMI, e questo è vero sia per quanto riguarda la possibilità di accedere a forme di finanziamento, sia quella di incrementare lo sviluppo commerciale dell’impresa, derivante da una maggiore visibilità e credibilità.
Da un punto di vista prettamente procedurale, invece, i vantaggi per le PMI italiane possono tradursi nei seguenti aspetti:
PRINCIPALI FIGURE COINVOLTE NELLA QUOTAZIONE
Un ruolo di primaria rilevanza nell’ambito della quotazione delle PMI su AIM Italia è svolto dai “Nomad”. Il termine “Nomad”, preso a prestito dalla esperienza anglosassone e semplificazione di “Nominated Advisor”, identifica il ruolo di una particolare tipologia di intermediario di mercato, il cui obiettivo principale è quello di svolgere tutta una serie di funzioni tese a garantire il regolare funzionamento dello stesso. Il Nomad è, tra le altre cose, responsabile per valutare l’ammissibilità di una impresa al mercato AIM Italia, effettuare la due diligence, preparare i documenti necessaria per la quotazione, e comunicare con gli amministratori delle PMI che intendano quotarsi su AIM Italia per informarli dei loro obblighi e delle loro responsabilità.
Oltre al Nomad, che svolge un ruolo di primaria importanza nel corso dell’intero procedimento, si segnalano anche altre figure professionali che prendono parte al processo di quotazione di una PMI su AIM Italia, quali per esempio quelle dei broker, dei consulenti finanziari, legali e fiscali, così come anche quelle di revisori contabili indipendenti ed addetti alla gestione delle relazioni con gli investitori e con la stampa.
REQUISITI FORMALI DI AMMISSIONE
I requisiti formali di ammissione per le PMI sono i seguenti:
CONCLUSIONI
Dalla analisi di cui sopra, emerge come questo strumento contribuisca indubbiamente a stimolare la crescita delle PMI italiane, consentendo loro di accedere a forme importanti di finanziamento, aumentare la loro credibilità e visibilità (sia a livello nazionale sia internazionale), ed al contempo diminuire la dipendenza dal credito bancario. Il successo della quotazione delle PMI italiane su AIM Italia è inoltre testimoniato dai numeri: nel 2019, infatti, AIM Italia si è affermato come primo mercato europeo non regolamentato, avendo totalizzato una quota pari al 26% (secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio AIM di IR Top Consulting). Allo stato, le società quotate AIM sono 130, in 10 Settori differenti, 3.9 Miliardi di euro di raccolta totale in quotazione, 5.6 Miliardi di euro in capitalizzazione totale.