È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 12 luglio 2023, la nuova circolare direttoriale che fornisce nuove disposizioni in materia di agevolazioni per le concessioni successive al 30 giugno 2023 dei contributi “Nuova Sabatini”, per le imprese dei settori agricoli e della pesca e acquacoltura a seguito dell’entrata in vigore dei nuovi regolamenti ABER (2022/2472) e FIBER (2022/2473). La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Si rivolge alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
La misura si rivolge a tutti i settori produttivi, includendo anche il settore dell’agricoltura e quello della pesca. Non è applicabile, invece, al settore finanziario ed assicurativo. L’agevolazione viene riconosciuta per l’acquisto di beni aziendali nuovi. Rimangono, quindi esclusi dal finanziamento i beni usati, anche se rigenerati e resi nuovamente funzionali. I beni acquistati devono essere riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”. Ulteriore requisito ai fini della concessione dell’agevolazione è che i beni acquistati siano funzionalmente autonomi, non essendo finanziabili gli acquisti di “parti” di macchinari, e che siano inerenti alla attività aziendale svolta. Le agevolazioni consistono nella concessione di finanziamenti alle PMI da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., nonché di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing) ovvero assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.
Il finanziamento non deve avere una durata superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro ed interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al: